L’Italia è circondata di bellezza, dalla montagna, al mare, passando per le colline; paesi e città ricchi di cultura, di storia, di cibo e di tradizione. Voi riuscireste a scegliere la città per il titolo di Capitale italiana della cultura? Forse sarebbe un compito arduo, e infatti ci pensa una giuria scelta che ogni anno designa la città vincitrice. Le 28 città inizialmente candidate per l’anno 2022 erano: Ancona, Arezzo, Arpino, Bari, Carbonia, Castellammare di Stabia, Cerveteri, Fano, Isernia, L’Aquila, Modica, Molfetta, Padula, Palma di Montechiaro, Pieve di Soligo, Pisa, Procida, San Severo, Scicli, Taranto, Trani, Trapani, Tropea, Venosa, Verbania, Verona, Vigevano e Volterra.
Il 16 novembre sono state comunicate le 10 città finaliste con il nome del proprio progetto, scopriamo quali sono:
1. Ancona - Ancona. La cultura tra l’altro;
2. Bari - Bari 2022 Capitale italiana della cultura;
3. Cerveteri - Cerveteri 2022. Alle origini del futuro;
4. L’Aquila - AQ2022, La cultura lascia il segno;
5. Pieve di Soligo - Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana;
6. Procida - Procida Capitale italiana della cultura 2022;
7. Taranto - Taranto e Grecia Salentina. Capitale italiana della cultura 2022. La cultura cambia il clima;
8. Trapani - Capitale italiana delle culture euro-mediterranee. Trapani crocevia di popoli e culture, approdi e policromie. Arte e cultura, vento di rigenerazione;
9. Verbania - La cultura riflette. Verbania, Lago Maggiore;
10. Volterra - Volterra. Rigenerazione umana.
Queste dieci città avranno il compito di presentare i propri dossier alla Giuria, presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, durante un’audizione pubblica. Il titolo di Capitale italiana della cultura viene conferito per la durata di un anno, salvo eccezioni, e la “capitale” vincitrice riceve un milione di euro.
Quali sono stati i precedenti vincitori? Nel 2015 hanno vinto il premio le città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena; invece per l’anno 2016 Mantova; poi nel 2017 Pistoia; mentre l’anno seguente Palermo; nel 2019 Matera che era già Capitale europea della cultura; infine nel 2020 Parma che ha tenuto la nomina anche per l’anno 2021 a causa dell’emergenza coronavirus.
Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ci tiene a sottolineare che “Non è un concorso di bellezza, viene premiata la città che riesce a sviluppare il progetto culturale più coinvolgente, più aperto, innovativo e trasversale”. Gli obiettivi del programma riguardano la valorizzazione, il sostegno e l’incoraggiamento dei progetti culturali nelle varie città perché possano contribuire ad una maggiore coesione sociale, alla creatività, all’innovazione, alla crescita e allo sviluppo economico e all’integrazione.
Le città traggono vantaggio da questo progetto che ha effetti positivi sia sullo sviluppo turistico sia sulla fruizione del patrimonio culturale dei vari territori.
Curiosi di sapere chi si aggiudicherà il titolo? Non resta che aspettare il 18 gennaio per scoprire la prossima Capitale italiana della cultura.