Per molti è stato un avversario temibile, spietato, vedi gli inglesi; per altri è stato la ragione dello splendore e della ricrescita di una città in quegli anni spenti, vedi i tifosi del Napoli; per altri ancora, è stato il faro della nazione durante una guerra inutile e stupida, il motivo per essere di nuovo fieri di essere argentini. Quel che è certo è che per tutti, senza distinzione di tifo o di nazionalità, se ne va forse il più grande calciatore di sempre, nell’anno più sfortunato e incredibile della storia, un’icona dello sport mondiale. È morto Diego Armando Maradona!
La notizia è arrivata mercoledì 25 novembre alle 17:30 ore italiane, riportata dal “Clarìn”. Diego Armando Maradona ha avuto un attacco cardio-respiratorio e non ce l’ha fatta. Si trovava nella sua dimora di Tigres, vicino Buenos Aires, dopo che era guarito dal Covid-19 due settimane fa, e a distanza di un mese dal suo 60esimo compleanno.
Il mondo del calcio, e non solo, si è fermato: a ricordarlo sono stati tutti, con un messaggio di affetto sui social e sui giornali. Da Totti a Messi, da Mertens a Macròn, da Condò a Pelè, da De Luca a Cremonini.
Il destino ha voluto che se ne andasse nello stesso giorno di George Best, altro giocatore e uomo controverso, proprio come lui, ma anche nello stesso giorno di Fidel Castro, uomo e politico che ha aiutato Diego molte volte, curandolo in momenti critici. Tutto il mondo ha reso grazie ai dipinti di Maradona sul campo, alle emozioni che ha fatto provare nel corso della sua straordinaria carriera. AD10S