“Alto come due cavalli, occhi infuocati, artigli affilati come rasoi. L’Ickabog sta arrivando…”
L’autrice di Harry Potter è tornata con una nuova avvincente storia che parla di amicizia e del potere della speranza. Si chiama L’Ickabog ed è uscito in contemporanea mondiale il 10 novembre. Molti parlano di un racconto nato durante il lockdown, ed effettivamente alcuni temi sembrano calzare a pennello con la situazione che stiamo vivendo. La verità è che l’Ickabog risale ai tempi di Harry Potter.
“È una storia sulla verità e l’abuso di potere. Ma, essendo stata scritta più di un decennio fa, non consideratela come una risposta a tutto ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento” avverte l’autrice. Attenzione però, la Rowling ci tiene anche a sottolineare che la sua ultima pubblicazione non ha nulla a che vedere con il maghetto di Hogwarts, nonostante sia stata ideata durante l’uscita dei film.
La scrittrice ha iniziato a lavorarci tra una puntata e l’altra della saga. Aveva pensato di pubblicarla dopo l’uscita di Harry Potter e i doni della morte, ma poi ha preferito prendersi una pausa dall’editoria per bambini e dedicarsi alla stesura di due opere per adulti, Il seggio vacante e Il richiamo del cuculo, pubblicate utilizzando lo pseudonimo di Robert Galbraith.
L’autrice racconta: “Ho avuto l’idea per L’Ickabog molto tempo fa e ogni sera, mentre ci lavoravo, l’ho letto ai miei due bambini più piccoli, capitolo per capitolo. Tuttavia, sono stata molto impegnata in altri progetti, ed è così che L’Ickabog è finito in soffitta.” Poi è arrivata la pandemia e milioni di persone, compresa lei e i suoi figli, sono state costrette a restare a casa. “È stato un momento davvero difficile, per i bambini in particolare, così ho deciso di riprendere L’Ickabog dalla soffitta, l’ho riletto per la prima volta dopo anni, l’ho riscritto e poi l’ho letto di nuovo ai miei figli” dice.
Per intrattenere al meglio bambini e famiglie durante il lockdown, Rowling ha deciso di pubblicare online la storia a puntate, invitando tutti i bambini tra i 7 e i 12 anni a partecipare a un Torneo delle Illustrazioni. In pratica i bambini dovevano leggere in anteprima i singoli capitoli e realizzare dei disegni ispirati a essi. Le illustrazioni più belle sarebbero poi apparse nel libro pubblicato. Ogni paese infatti ha un’edizione unica con i disegni realizzati dai bambini del paese in cui vivono.
Anche se la storia non è realmente ispirata al periodo che stiamo vivendo, è comunque in qualche modo collegata ad esso. La Rowling ha infatti deciso che i ricavi derivanti dai diritti d’autore saranno donati a coloro che sono stati colpiti dal coronavirus, sia in Inghilterra che nel resto del mondo.