Un viaggio tra le culture culinarie del mondo 3.0

Oggi riprende il nostro giro per il mondo a caccia dei piatti più gustosi di ogni paese.

La nostra prima tappa è in un paese al confine tra l’Europa e l’Asia. Stiamo parlando della Turchia. La sua cucina ha origini antichissime dato che risale addirittura ai tempi dell’Impero ottomano. Proprio per la sua posizione geografica, la Turchia ha assorbito influenze da molti paesi quali l’Asia, il Medio Oriente, il Mediterraneo, i Balcani, dando vita ad una cucina ricca e variegata che non si ferma solo al famosissimo kebab. Il börek, ad esempio, è una gustosissima torta salata costituita da un insieme di sfoglie e che può essere farcita in tanti modi. Esistono più di trecento tipi di köfte (polpette) che vengono in genere gustate insieme alla tipica bevanda ayran, realizzata con acqua, sale e yogurt di pecora. Non dimentichiamoci poi che il caffè turco (türk kahvesi) è stato riconosciuto come “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dall’Unesco.

Se dico würstel, birra e crauti, dove siamo? In Germania, ovviamente. A differenza di quanto accade in altri luoghi, qui il würstel non è poi così semplice. C’è tutta una cultura al riguardo. In ogni regione esiste una tipologia diversa che si distingue per forma, tipo di carne, colore e dimensioni. Abbiamo i bratwurst, i weisswurst, i currywurst e i Knacker. Un’altra regina indiscussa è la patata, che viene cucinata in mille modi. La ritroviamo all’interno delle frittelle (le kartoffelpuffer), in zuppe, saltate in padella insieme a speck e cipolle, nei kartoffelklösse (gli gnocchi), e persino nei dolci. Oltre alle pietanze a base di carne come gli arrosti di pecora di Lüneburg, nella zona costiera che affaccia sul Baltico troviamo anche piatti di pesce come l’insalata di gamberetti, le aringhe e uno dei piatti tipici di Amburgo, il pannfisch, ovvero un pasticcio farcito con pesci, crostacei, patate e senape.

Voliamo nell’Oceano Pacifico e approdiamo in Giappone. Molti dei suoi piatti sono ormai conosciuti ovunque, con un angolo di questo paese in ogni città del mondo. I più conosciuti sono senz’altro il sushi, il sashimi, il ramen, l’udon e la soba. La cucina giapponese rispecchia in tutto e per tutto i tratti della cultura del paese, per cui tradizione, ritualità, equilibrio dei sapori e ricerca estetica sono alla base di ogni piatto. La sua unicità l’ha portata ad essere inserita tra i Patrimoni culturali immateriali dell’Unesco. Tra i piatti meno esportati ma altrettanto caratteristici troviamo l’okonomiyaki, un classico dello street food, e il tonkatsu, la versione nipponica della cotoletta, fatta con carne di maiale impanata nella tipica panatura di pane bianco (panka) e poi fritta.

Ay! Ay! Ay! Como pica, amigos! Il Messico ha la fama di portare sulla tavola i piatti più piccanti in assoluto, sebbene in realtà possono essere considerati solo mediamente piccanti se messi a confronto ad esempio con i piatti indiani o quelli di Trinidad. Quest’idea deriva però dal fatto che il peperoncino è sicuramente un ingrediente essenziale della cucina messicana, che ne utilizza tantissime varietà. Gli altri elementi base sono i fagioli neri (frijoles), il mais e il riso. Le tortillas, che derivano dalla farina di mais, sono alla base di diversi piatti come le quesadillas, ripiene di formaggio, verdure, carne o pesce; le fajitas, farcite con pollo, manzo e verdure; e le enchiladas, riempite con pollo, sugo di pomodoro, formaggio, peperoncino e panna acida.

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