Fabio Inzani: il progetto per la scuola Scialoia

Fabio Inzani

Fabio Inzani, ingegnere edile e Presidente di Tecnicaer, società specializzata nella progettazione di strutture scolastiche, militari, carcerarie, terziarie, ospedaliere e sanitarie, ha realizzato un progetto davvero innovativo per la scuola Scialoia di Milano.
L’idea è quella di una scuola parco concepita come civic center, dove spazi come la palestra, i laboratori e la biblioteca possono essere utilizzati anche al di fuori degli orari scolastici. Per renderlo possibile, tutti gli spazi sarebbero collegati internamente con la scuola ma dotati di ingressi esterni, adiacenti a una zona parcheggi pubblici. L’infermeria e un locale CED per la gestione di tecnologie e apparecchiature informatiche andrebbero invece a completare la zona ingresso, costituita da un ampio atrio aperto e luminoso il cui punto focale ricadrebbe sulla grande scalinata posta al centro e adibibile ad anfiteatro. Nella scuola Scialoia ideata da Fabio Inzani sono previsti anche degli ambienti aggiuntivi che renderebbero l’istituto scolastico maggiormente attento ai metodi pedagogici più innovativi, così come alle nuove necessità tecnologiche: un’aula dedicata alla consapevolezza energetica; un’aula rivestita di gomma colorata per i bambini ipercinetici; un osservatorio astronomico; un’area agricola esterna.
La flessibilità è una caratteristica comune a tutti gli ambienti, sia a livello generale che per quanto riguarda i singoli spazi. Le aule, ad esempio, sarebbero dotate di pareti mobili che permetterebbero di integrare diversi spazi attigui. Persino gli impianti sono pensati per garantire la massima adattabilità, come nella disposizione dei banchi che, grazie a delle torrette integrate nella pavimentazione, potranno assumere diverse configurazioni a seconda delle necessità, oppure come nella possibilità data di installare una doppia lavagna LIM in ogni aula.
Ogni scelta tecnica e compositiva effettuata per il progetto è stata inoltre sviluppata nel pieno rispetto dei protocolli ambientali WELL e LEED e, sulla base delle prevalutazioni effettuate su tutte le 10 categorie previste dal protocollo, la certificazione WELL sarebbe raggiunta con il massimo livello. “L’unicità di questo progetto, – spiega Fabio Inzanicon la sua conformazione spaziale fluida è di rendere reale il tema delle trasparenze e non solo lasciato sulla carta o teorizzato con schemi assonometrici. Viste in diagonale, occhiate trasversali, sequenze visive, possono essere esperite ad ogni angolo di ogni piano di tutti gli edifici donando un concreto senso di appartenenza ed inclusività a tutta la comunità scolastica. Il vedere cosa fanno gli altri, anche grazie alle pareti vetrate tra le aule e il connettivo, rende il senso della dimensione collegiale fondamentale e insinua un senso di curiosità che è il vero traino dell’apprendimento”.

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