Il voto numerico è considerato storicamente il metodo più pratico attraverso cui valutare la preparazione di uno studente. Tuttavia, in base alle più recenti ricerche, il numero è frequentemente fonte di pesanti conseguenze emotive e cognitive. Gli studenti arrivano a legare la propria autostima ai voti, finendo per vivere con stress l’intero percorso scolastico; oppure, al contrario, sviluppano meccanismi di rifiuto verso la scuola in generale. È altrettanto comune l’instaurarsi di meccanismi di competizione verso i compagni. In un giudizio scolastico entrano inoltre in gioco fattori complessi che, se si usa solo un semplice numero come metro di giudizio, vengono inevitabilmente tralasciati. Proprio in relazione a questi aspetti che possono mettere in difficoltà sotto il profilo psicologico, FME Education, da sempre al fianco di studenti, insegnanti e famiglie, evidenzia come gli educatori, i pedagoghi e gli esperti abbiano cominciato a elaborare modelli alternativi, in cui il voto numerico viene sostituito da giudizi più completi. La norma D.L. 22/2020, che ha abolito i voti numerici nella scuola primaria, va proprio in questa direzione.
Gli studenti non sono numeri, e per valutarli, è necessario un approccio più misurato sui singoli individui. Nei nuovi modelli discussi nell’analisi vi è una sola valutazione, a fine anno, che determina l’accesso all’anno successivo: nel resto del periodo scolastico, gli insegnanti, in sinergia con gli studenti, devono produrre documenti che presentino in modo chiaro punti di forza e debolezza, obiettivi e progressi. In questo modo, gli studenti saranno più consapevoli delle proprie qualità, così come avranno più chiari gli aspetti su cui si dovranno impegnare maggiormente.
Importante, anche secondo FME Education, il lavoro sui contenuti: vale a dire, presentare materiali didattici che siano in grado di accendere la passione dei giovani studenti e parlare il loro linguaggio. Per questo lo staff della Casa Editrice pone particolare attenzione a due differenti team: il primo include sviluppatori, grafici e sistemisti, il secondo docenti, pedagoghi e formatori. Attraverso queste competenze interdisciplinari, vengono prodotti contenuti multimediali interattivi e di alta qualità, che riescono a realizzare il motto della Casa Editrice: “Imparare divertendosi!.”