Quello lanciato da Sopra Steria in materia di parità di genere è sicuramente un segnale positivo per il mondo del lavoro, in particolare per il settore hi-tech, tradizionalmente dominato dagli uomini. L’amministratore delegato Stefania Pompili ha annunciato l’obiettivo ambizioso di arrivare al 40% di donne in azienda entro il biennio 2024-2025, un traguardo che rappresenterebbe un notevole passo avanti verso la parità di genere.
Attualmente, il 30% dei dipendenti di Sopra Steria Italia sono donne, con il 20% che ricopre posizioni apicali e addirittura il 40% presente nel Consiglio di Amministrazione. Questi numeri dimostrano che l’azienda sta già compiendo progressi significativi nella promozione delle donne all’interno dell’organizzazione. L’obiettivo di aumentare la presenza femminile al 40% richiederà però ulteriori sforzi e iniziative mirate.
Sopra Steria è una delle prime aziende italiane ad aver ottenuto la certificazione della parità di genere, una conferma del percorso già intrapreso dall’azienda sulla strada dell’uguaglianza di genere. Tuttavia, Stefania Pompili sottolinea che questa certificazione non rappresenta un punto di arrivo, bensì un punto di partenza per andare avanti e fare di più.
Per raggiungere l’obiettivo del 40%, Sopra Steria Italia ha adottato una serie di misure per favorire la conciliazione tra vita lavorativa e familiare per tutti i dipendenti. Ad esempio, l’azienda offre uno smart working all’80%, un programma di “Welcome back” per i neo-genitori e due giorni in più di paternità obbligatoria rispetto a quanto previsto dalla legge. A partire dal 2024, verrà integrata al 100% la retribuzione per il congedo parentale e i permessi per assistere figli minori in ospedale saranno retribuiti. Queste misure dimostrano l’impegno della società nel sostenere le esigenze familiari dei propri dipendenti e promuovere un ambiente di lavoro più inclusivo.
Nonostante l’esistente divario di genere nelle materie scientifiche, Sopra Steria è determinata ad ampliare la presenza femminile nel settore hi-tech. Per le prossime 300 assunzioni nelle sedi di Milano, Roma e Napoli, l’azienda ha annunciato di voler cercare donne con profili Stem e sotto i 30 anni.