Firenze ha dato i natali a storie di successo imprenditoriale che hanno radici profonde nel tessuto socio-economico italiano e che brillano oggi a livello internazionale. Tra queste, Eli Lilly spicca per il suo impegno nel creare un ambiente lavorativo inclusivo e stimolante, come dimostrato dalla sua posizione di rilievo nella classifica Best Workplaces Italia 2024.
La classifica, curata da Great Place to Work Italia, si basa su un’analisi dettagliata delle opinioni di oltre 219mila lavoratori, ascoltati per comprendere il clima aziendale delle 379 imprese candidate. Tra queste, Eli Lilly si è distinta non solo per il suo ambiente lavorativo, ma anche per le politiche di inclusione e benessere dei dipendenti che l’hanno portata al 13° posto tra le aziende con oltre 500 collaboratori.
L’avventura italiana di Eli Lilly comincia nel 1959 a Sesto Fiorentino, dove oggi oltre 1.500 persone lavorano in un vasto stabilimento di 85mila metri quadrati. La soddisfazione dei dipendenti emerge con forza: il 95% di loro apprezza il trattamento imparziale riservato dall’azienda a prescindere dall’origine etnica, mentre il 90% valuta positivamente il contributo della società alla comunità e la capacità dell’azienda di far sentire benvenuti i nuovi assunti.
Manuela Schumann, Direttore risorse umane della società, sottolinea l’importanza dell’inclusione come pilastro fondamentale dell’organizzazione: “Dietro le medicine ci sono le persone. Per questo ci impegniamo ad avere un’organizzazione in cui sono incluse tutte le diversità, dove i nostri colleghi si sentono sicuri e liberi di esprimere sé stessi e il loro pieno potenziale. L’inclusione è la chiave per la nostra crescita ed è cruciale perché siamo un’azienda basata sull’innovazione”.
Al di là di Eli Lilly, anche Vianova, con sede a Pisa e Massarosa, emerge per le sue politiche di smart working e benefit per i dipendenti, dimostrando come l’impegno per il benessere dei lavoratori sia un valore condiviso tra le aziende di spicco in Italia.
Le storie di Eli Lilly e Vianova rappresentano due facce della stessa medaglia: aziende che, pur operando in settori diversi, condividono un impegno profondo verso il benessere e l’inclusione dei propri dipendenti. Queste pratiche non solo migliorano la vita quotidiana dei lavoratori ma contribuiscono anche a costruire aziende più forti, più innovative e più competitive sul mercato globale.