“Partendo dall’energia dobbiamo chiederci come conciliare le esigenze del domani, costruendo un futuro decarbonizzato, con quelle dell’oggi, garantendo approvvigionamenti energetici sicuri e competitivi”: lo ha sottolineato l’AD Stefano Venier nell’ambito di un incontro promosso lo scorso 15 giugno dalla Mib Trieste School of Management.
Nel suo keynote speech intitolato “Policrisi e Net Zero: il sentiero stretto tra sicurezza e transizione energetica”, l’AD di Snam si è soffermato su come Europa e Italia, nonostante la volatilità del mercato energetico, siano riuscite a compiere “progressi significativi nella riduzione della dipendenza dal gas russo, grazie alla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e allo sviluppo delle infrastrutture”.
Essenziale secondo Stefano Venier, AD di Snam e membro del CdA della Mib, è “adottare un approccio di ‘integrazione multilivello’, che unisca sicurezza, transizione e innovazione tecnologica, per affrontare le sfide attuali e future”. È in questa direzione che si sta muovendo il Gruppo: “In un periodo di sfide globali senza precedenti, il nostro impegno verso la decarbonizzazione e la sicurezza energetica continua a rafforzarsi. Alla complessità si risponde con l’integrazione, proprio tra sistemi e tra obiettivi di sicurezza e di transizione, che infrastrutture multi-purpose come quelle del gas possono perseguire congiuntamente, senza porli in contrapposizione”. Ultima “ma non meno importante” integrazione è quella culturale: “Per superare la complessità delle sfide che ci investono è fondamentale fare squadra con il mondo della formazione, di cui in Snam riconosciamo il valore e l’importanza”.
La sostenibilità, ha quindi evidenziato Stefano Venier, deve essere perseguita “attraverso una pluralità di orizzonti applicativi, includendo la riduzione delle emissioni, la tutela della biodiversità e l’attenzione alle comunità locali”. La vision di Snam si basa sulla consapevolezza che “solo un sistema in salute può organizzarsi per entrare in sintonia con il Pianeta”. Per questo motivo Snam punta “su infrastrutture a prova di futuro e su un piano strategico ambizioso che prevede investimenti significativi in biometano, idrogeno, cattura e stoccaggio della CO2 ed efficienza energetica”.