Frankenstein, una vendita da paura: prima edizione venduta a 1,17 milioni di dollari

Il romanzo gotico della celebre autrice Mary Shelley ha battuto il record mondiale di aste per un’opera di una donna, con una vendita di 1.170.000 dollari. Il classico Frankenstein, o “The Modern Prometheus”, è sorto nell’immaginazione della scrittrice quando aveva solo 18 anni, ed è nato quasi per gioco. 

Nella primavera del 1816, Mary, la sua sorellastra Claire Clairmont e suo marito Percy decisero di trascorrere le vacanze estive sul lago di Ginevra, a Villa Diodati in compagnia di Lord Byron, che ai tempi aveva una relazione con Claire, e di John William Polidori, un medico di origini italiane. L’estate di quell’anno, in realtà, fu insolita, con piogge incessanti e temperature basse. Le condizioni climatiche poco favorevole, il gruppo di amici era spesso costretto a trascorrere giorni interi a casa. Un passatempo molto gradito era la lettura di storie tedesche di mostri e fantasmi dell’allora recente antologia Fantasmagoriana. Questo tipo di racconti ispirò la proposta di Byron di scrivere, per una sfida, una storia di fantasmi. Fu questo evento a generare, durante la notte, una potente visione in Mary, che portò alla redazione del romanzo Frankenstein: “Vedevo -a occhi chiusi ma con una percezione mentale acuta- il pallido studioso di arti profane inginocchiato accanto alla “cosa” che aveva messo insieme. Vedevo l’orrenda sagoma di un uomo sdraiato, e poi, all’entrata in funzione di qualche potente macchinario, lo vedevo mostrare segni di vita e muoversi di un movimento impacciato, quasi vitale. Una cosa terrificante, perché terrificante sarebbe stato il risultato di un qualsiasi tentativo umano di imitare lo stupendo meccanismo del Creatore del mondo,” raccontò l’autrice.

Iniziò così la stesura di Frankenstein, con le seguenti parole: “Fu in una tetra notte di novembre…”, ma ci vollero nove mesi per portare a termine l’opera, e non mancò l’incoraggiamento del marito Percy. Il romanzo fu pubblicato anonimo nel 1818, con una tiratura di 500 copie dall’editore Lackington, Hughes, Harding, Mavor & Jones, conoscendo un grandissimo successo e tanti adattamenti teatrali. Un’edizione rivista del romanzo fu pubblicata nel 1831, con il nome dell’autrice.

Per l’asta della copia della prima edizione, in principio gli esperti avevano stimato che la copia della prima edizione sarebbe stata venduta tra i 200.000 e i 300.000 dollari.  Ma l’asta è andata molto meglio del previsto, con la partecipazione di acquirenti provenienti da tutto il mondo.  La vendita ha addirittura battuto il record detenuto da una prima edizione di “Emma” di Jane Austen del 1816, venduta nel 2008 per circa 175.000 euro. 

Un portavoce della nota casa d’asta Christie’s ha dichiarato: “La prima edizione nelle sue tavole originali è incredibilmente fragile e di conseguenza molto scarsa, quindi una copia come questa, particolarmente in buone condizioni, è altamente desiderabile per i collezionisti.  Nel complesso è un mercato molto forte e stiamo assistendo a un aumento della domanda di ottimi esempi di successi letterari”.

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