“I am Greta” è il titolo del documentario biografico diretto dal regista svedese Nathan Grossman sulla campagna portata avanti da Greta Thunberg per combattere la crisi climatica. L’anteprima del film è stata presentata alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2020 e al Toronto International Film Festival, dove è stato acclamato con successo dalla critica. La data di uscita al cinema è stata il 16 ottobre per Regno Unito e Germania, il 13 novembre per gli USA. In altri paesi, come l’Italia, sarebbe dovuto uscire nelle sale cinematografiche a inizio novembre, ma a causa della seconda ondata del covid-19, è stata da poco resa disponibile sulle piattaforme streaming on demand.
La pellicola distribuita da Hulu ripercorre un anno di vita dell’icona ecologista, alternando le vicende legate alla sua lotta pubblica per il cambiamento climatico a momenti di vita privata, cercando di fornire un ritratto più completo e sincero di Greta, lontano da quanto viene fatto trapelare dai mass media. “Non sono la bambina arrabbiata che urla davanti ai leader mondiali, non sono come alcuni media mi rappresentano, sono una ragazza timida, studiosa, una nerd che ha a cuore il presente e il futuro del Pianeta e dunque anche il mio” dice la ragazza quando è tornata a scuola dopo un anno sabbatico dedicato agli impegni della sua campagna.
Grossman, appassionato alla causa ambientale, decide di seguire Greta già durante i suoi primi scioperi solitari fuori al parlamento svedese con l’idea di raccogliere del materiale interessante per un cortometraggio a tema ambientale. All’improvviso però il messaggio dell’attivista sembra aver attraversato i confini della Scandinavia, raggiungendo milioni di persone in tutte le parti del mondo che prendono parte a scioperi e potreste a favore del clima. Scoppia quindi il caso mediatico. E dal riprendere una “minuta” ragazzina con le trecce fuori al Riksdag di Stoccolma con il cartello “Skolstrejk för klimatet” (letteralmente “sciopero scolastico per il clima”), Grossman si ritrova ad accompagnare Greta, insieme al padre, in giro per l’Europa e per il mondo per presenziare a eventi importanti al cospetto di istituzioni e capi di stato.
Dalla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2018 tenuta a Katowice in Polonia all’incontro con il presidente francese Macron all’Eliseo; dall’udienza con Papa Francesco a Roma fino all’ormai famosissimo discorso di Greta al Climate Action Summit di New York, raggiunto attraversando l’oceano in barca a vela. Ma anche le notti insonni trascorse a scrivere e rivedere i propri discorsi, le ansie e il confronto con i bulli; e ancora la sua passione per la danza e l’amore per il suo cavallo e il suo cane Roxy. I am Greta mostra quindi forze e debolezze della bambina caparbia più adorata tra gli adolescenti, dando un’immagine umana e più realistica della ragazzina che è riuscita a mettere in posizioni scomode i grandi della scena politica internazionale.