Pixar, Inside Out 2: un viaggio nell’adolescenza e nella consapevolezza di sé

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Celebrato per la sua rappresentazione delle emozioni, Inside Out della Pixar torna con un sequel che sarà presentato in Italia il 19 giugno, dopo il notevole successo di incassi negli Stati Uniti, dove ha raggiunto i 155 milioni di dollari. Questo film d’animazione non solo ha affascinato il pubblico mondiale, ma ha anche esplorato temi come l’ansia, la salute mentale e la consapevolezza di sé, toccando profondamente sia i bambini che gli adulti.

Il sequel, diretto da Kelsey Mann, è stato svelato oggi al Cinema The Space Moderno di Roma, promettendo di ampliare la narrativa amata del mondo interiore di Riley. La sua uscita è attesa con grande fervore, non solo dai fan del primo film, ma da tutto il mondo del cinema. Negli Stati Uniti, ha fatto notizia per aver guadagnato 155 milioni di dollari nel suo fine settimana di apertura, distribuito su 4.440 sale, confermandosi come il miglior debutto dell’anno dopo Barbie.

Il produttore Mark Nielsen ha condiviso dettagli sulla creazione del sequel: “Quattro anni fa, Pete Docter, il regista del primo film, ha proposto a Kelsey Mann di sviluppare alcune idee per un sequel. È stato un processo di quattro anni per creare una storia che meritasse di essere raccontata”. Il regista Kelsey Mann ha aggiunto: “Pete Docter ha sentito l’esigenza di tornare in questo mondo a causa del suo impatto duraturo sul pubblico. Il ritorno in questo universo è stato davvero significativo”.

Il film della Pixar conserva il suo carattere di semplicità e complessità, affrontando tematiche come l’ansia, la salute mentale e la consapevolezza di sé. È un’opportunità per trasmettere messaggi essenziali a un pubblico diversificato, colmando le differenze generazionali attraverso temi universali. “Il primo film ha fatto meraviglie per la comprensione delle emozioni nei bambini”, ha riflettuto Mann. “Espandere questo concetto con nuove emozioni è stato estremamente gratificante. I bambini sembrano capire questi concetti meglio degli adulti”.

La trama segue Riley, ora tredicenne che naviga tra le sfide dell’adolescenza. I suoi interessi evolvono, le amicizie si approfondiscono e le passioni emergono mentre intraprende un’avventura estiva con il sogno di unirsi a una squadra di hockey prestigiosa. In mezzo a questi cambiamenti, il centro di controllo interiore di Riley affronta nuove dinamiche emotive, con l’ansia (interpretata da Pilar Fogliati) che porta una prospettiva iperattiva e focalizzata sul futuro. Noia (interpretata da Deva Cassel), caratterizzata da un accento francese, incarna il distacco e la preferenza per le app sullo smartphone rispetto all’interazione diretta.

L’introduzione di queste nuove emozioni scatena una dialettica con la Gioia, evidenziando le complessità dell’equilibrio emotivo e della crescita personale. “Inside Out 2 affronta l’ansia a tredici anni”, ha spiegato Fogliati. “Da bambini, immaginavamo un angelo e un diavolo sulle nostre spalle. Ora capiamo che le emozioni sono sfaccettate. L’ansia, nel suo essere, può anche esprimere amore. Il messaggio del film è chiaro: abbracciare ogni emozione”.

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