La fine di questo 2020 si avvicina e, per questa volta, speriamo che finisca per davvero e che diventi solo un lontano, brutto ricordo. È stato un anno difficile, ma volendo trarre un piccolissimo aspetto positivo, molti hanno avuto più tempo da dedicare a se stessi e ai propri hobby (almeno quelli casalinghi). Lontani da amici e conoscenti, chi ci ha fatto compagnia sono stati soprattutto i personaggi delle decine di libri e centinaia di film che abbiamo avuto modo di leggere e vedere.
Dato che non manca molto al termine di questo interminabile anno e che l’augurio è quello di poter tornare alle nostre normali attività in quello nuovo, nel frattempo possiamo continuare a immergerci nella lettura. Ecco i tre romanzi da leggere assolutamente in attesa del primo gennaio 2021.
La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig
L’autore del bestseller internazionale Come fermare il tempo torna con una nuova emozionante storia, mostrando tutta la sua “empatia per la condizione umana”. Il romanzo numero uno in Gran Bretagna parla di una biblioteca e di una ragazza di 19 anni, Nora Seed, che potrebbe essere ognuno di noi. Nora è infelice e piena di rimpianti. Pensa di aver fatto troppe scelte sbagliate e di aver deluso tutti, se stessa in primis. Quando entra nella biblioteca capisce che il suo contenuto non è uguale a quello di una normale biblioteca. Ogni libro racconta una variante della sua storia. Cosa sarebbe successo se avesse scelto diversamente in quel preciso momento? E se avesse preso una decisione diversa in quell’altro? All’interno della biblioteca, Nora ha la possibilità di vederlo con i propri occhi e di decidere quale secondo lei sarebbe la vita migliore. Ma la domanda più importante è: riuscirà a capire cos’è che rende una vita veramente degna di essere vissuta?
American Dirt di Jeanine Cummins
Il titolo italiano è Il sale della terra. A pochi giorni dalla sua uscita, lo scorso gennaio, aveva già venduto 50 mila copie, candidandosi a diventare il libro dell’anno negli Stati Uniti. D’altronde tratta di una delle tematiche più scottanti degli ultimi anni: l’immigrazione clandestina dei messicani nella terra a stelle e strisce. Proprio per questo ha alzato intorno a sé un polverone, con scrittori messicani che imputavano all’autrice il fatto che una bianca non avesse il diritto di scrivere una storia sui messicani. Nel libro Lydia Pérez è una libraia che vive ad Acapulco, insieme al marito giornalista e al figlio di otto anni. Da un momento all’altro la sua vita viene sconvolta, quando il capo del narcotraffico messicano ordina di sterminare la sua famiglia. A Lydia non resta altra scelta che fuggire, cercando riparo negli Stati Uniti, e attraversando il confine a bordo della Bestia, il treno merci su cui i migranti salgono al volo, anche a rischio di morire.
The Girl with the Louding Voice di Abi Daré
L’autrice debutta con un romanzo arrivato finalista al Desmond Elliott Prize del 2020. Il New York Times l’ha definito “indimenticabile”. È un inno al femminismo e al raggiungimento dei propri sogni. Adunni è una ragazzina nigeriana di 14 anni che non vorrebbe fare altro che ricevere un’istruzione e studiare, per darsi la possibilità di poter dire la sua e decidere il suo futuro. Intrappolata in una realtà che la vuole obbediente e silenziosa, viene svenduta dal padre a un uomo del posto affinché gli faccia da terza moglie e gli dia un erede. Anche se riuscirà a scappare, l’unico impiego che troverà sarà quello di serva per le famiglie più facoltose. Nonostante tutto lei continua a sognare e a dire la sua, fino a quando qualcuno la ascolterà per davvero.