Filiera integrata: nasce Campi d’Italia di MartinoRossi

Agricoltura

MartinoRossi, realtà cremonese attiva nella produzione di farine, semilavorati e ingredienti funzionali, avvia la business unit Campi d’Italia e rafforza il proprio impegno per una gestione avanzata e trasparente della filiera agroalimentare.

Il nuovo progetto consolida un modello di filiera integrata e tracciabile che l’azienda porta avanti da oltre quattro decenni, con coltivazioni seguite direttamente nel Nord Italia per i cereali e nel Centro e nel Sud per i legumi. Tutte le fasi sono gestite con personale dedicato e mezzi propri, con l’obiettivo di ottenere prodotti di elevata qualità senza allergeni né OGM.

Daniela Guindani è incaricata alla guida della nuova business unit, professionista con vent’anni di esperienza nel settore e già responsabile dell’area agronomica di MartinoRossi dal 2005. In merito, la manager ha sottolineato come la nuova unità punti ad aumentare la presenza sul territorio e a migliorare i servizi per gli agricoltori, tra cui l’introduzione di droni per i trattamenti a basso impatto ambientale, la formazione dedicata e il coinvolgimento nei progetti di ricerca di Agrifuture, azienda agricola sperimentale dell’azienda.

Nello specifico, Campi d’Italia si occuperà di oltre 16.000 ettari di coltivazioni, sia convenzionali che biologiche, attraverso contratti di filiera. Le operazioni sono seguite tramite software evoluti per la mappatura degli appezzamenti, con il costante affiancamento dello staff agronomico durante l’intero ciclo colturale. Tale rete coinvolge più di 500 aziende agricole italiane e ha consentito nel 2024 la raccolta di oltre un milione di quintali di materie prime, lavorate negli stabilimenti di Malagnino, Alessandria e Grosseto. Ulteriore novità è l’avvio della produzione interna di biostimolanti e bioinduttori naturali che saranno distribuiti sul territorio tramite una rete commerciale in espansione.

Iniziative che rientrano nella strategia di sostenibilità e innovazione perseguita da MartinoRossi, allineata agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Come sottolineato dal Presidente Giorgio Rossi, il controllo diretto della filiera rappresenta un pilastro fondamentale per garantire qualità, sicurezza e fiducia nei confronti di clienti e partner agricoli.

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