Dietro Amica Chips, noto brand italiano oggi attivo a livello internazionale, c’è una storia importante di imprenditoria, radici e visione. La racconta il Presidente Alfredo Moratti in un nuovo libro in uscita in questi giorni per Mondadori: “Ci vuole simmetria”, articolato in dieci capitoli legati dalla parola chiave “amicizia”, racconta la nascita dell’azienda e i valori che ne hanno ispirato da sempre la crescita.
Amica Chips: com’è nata una delle aziende simbolo del Made in Italy?
Fondata a Castiglione delle Stiviere, Amica Chips lavora oggi in 22 Paesi grazie a intuizioni vincenti e a una costante propensione all’innovazione che le ha permesso di farsi strada anche all’estero. Nel libro, Moratti ripercorre le sfide superate sottolineando proprio l’importanza di saper evolvere costantemente. “Nel corso degli anni ho imparato che la vita è fatta di cicli: di inizi, di finali e ancora di nuovi inizi. Ogni sfida contribuisce a formare il nostro approccio al mondo del lavoro. La capacità di reinventarsi e di trovare nuove opportunità è ciò che contraddistingue un imprenditore di successo”, ha spiegato in una recente intervista.
Perché il libro è stato intitolato “Ci vuole simmetria”?
È stato un insegnamento paterno a ispirare ad Alfredo Moratti il titolo della sua autobiografia, scritta insieme al giornalista Filippo Poletti. “Nella vita ci vuole simmetria: l’ho imparato da mio padre Giovanni”, ha raccontato infatti il Presidente di Amica Chips. Non si tratta solamente di una metafora di vita ma anche di una chiave di lettura dell’impresa perché “anche le aziende devono svilupparsi mantenendo un equilibrio tra i collaboratori, gli obiettivi e i risultati”. È su questa consapevolezza che ha forgiato il suo percorso imprenditoriale e umano e oggi è diventata il filo conduttore del suo racconto autobiografico.
Cosa rappresenta il “chilometro giallo” di Amica Chips per il territorio?
Tra i progetti più simbolici raccontati da Moratti nel libro c’è il “chilometro giallo” di Amica Chips: “Fino a oggi era solo nella mia testa. La strada che passa vicino alla nostra azienda è una sorta di ‘Serenissima’ provinciale. Qui sta nascendo il “chilometro giallo”, un tratto di strada che racconterà la storia di Amica Chips, la sua simmetria e le sue aree produttive. Passando dalla strada è già possibile vedere il perimetro colorato di giallo come le nostre patatine”. Un riconoscimento quindi per il territorio che ha visto nascere e crescere l’azienda ma anche “il simbolo visibile del nostro impegno e della nostra presenza”. Chi transiterà infatti potrà comprendere come l’imprenditoria richieda slancio e coraggio: “Per fare impresa bisogna essere pronti a percorrere le distanze con determinazione”.
Imprenditorialità italiana: cosa ci insegna la storia di Amica Chips Il libro di Moratti, oltre a rappresentare un invito a conoscere la storia di uno dei brand più rinomati in Italia e nel mondo, si propone anche come spunto di riflessione sull’importanza dell’imprenditorialità italiana quale motore di crescita, innovazione e identità. “Sono un imprenditore italiano e lo dico con orgoglio, consapevole della tradizione di eccellenza che questo comporta. Assieme al successo dei prodotti c’è in gioco l’identità industriale della nostra nazione, la sua capacità di mantenere vive tradizioni e competenze davvero uniche”, ha detto il Presidente di Amica Chips.